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Bonus Mobili e Arredi 2018

Con la Legge di bilancio per il 2018, il Bonus Mobili è stato prorogato per tutto il 2018: rimane tutto come nel 2017. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova infografica gennaio 2018 e la guida aggiornata a gennaio 2018 contenente tutte le informazioni sul Bonus Mobili.

L’ Agenzia delle Entrate ci ricorda che in base al paragrafo 3.4 della circolare n. 29/E del 18 settembre 2013, nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per i quali si usufruisce della detrazione del 50% bonus mobili, si possono considerare anche le spese di trasporto (e di montaggio) dei beni acquistati. I pagamenti di tali spese devono essere effettuati con bonifico o carta di debito o credito, non si può pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Sempre da un quesito, apprendiamo con chiarezza che, in caso di morte del contribuente, la parte non usufruita di Bonus mobili non passa agli eredi per i rimanenti periodi di imposta (si veda la circolare n. 17/E del 24 aprile 2015, paragrafo 4.6).

Sempre da un quesito, apprendiamo con chiarezza che, in caso di morte del contribuente, la parte non usufruita di Bonus mobili non passa agli eredi per i rimanenti periodi di imposta (si veda la circolare n. 17/E del 24 aprile 2015, paragrafo 4.6).
Nella Manovra Finanziaria 2018 c’è la proroga di 1 anno (per tutto il 2018) della detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie e per il bonus mobili ed elettrodomestici, sempre al 50%. Per le ristrutturazioni, i lavori possono essere fatti fino a 96 mila euro di spesa per unità immobiliare. La spesa detraibile per i mobili è invece al massimo di 10.000 euro. Le spese sostenute nel 2018 per l’acquisto di mobili sono detraibili solo se i lavori sono iniziati dopo il 1° gennaio 2017.

Il Bonus Mobili 2018 in dettaglio

Nella Manovra Finanziaria 2018 c’è la proroga di 1 anno (per tutto il 2018) della detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie e per il bonus mobili ed elettrodomestici, sempre al 50%. Per le ristrutturazioni, i lavori possono essere fatti fino a 96 mila euro di spesa per unità immobiliare. La spesa detraibile per i mobili è invece al massimo di 10.000 euro. Le spese sostenute nel 2018 per l’acquisto di mobili sono detraibili solo se i lavori sono iniziati dopo il 1° gennaio 2017.

Il bonus mobili e arredi è una misura di agevolazione fiscale a favore di quanti realizzeranno interventi di ristrutturazione edilizia rientranti tra quelli compresi nella detrazione del 50% sull’imponibile IRPEF. Esso consente di portare in detrazione sulla propria dichiarazione dei redditi fino al 50% delle spese per l’acquisto di mobili destinati ad arredare l’unità immobiliare oggetto dei lavori di ristrutturazione o le parti comuni del condominio fino a una spesa massima di 10.000 euro, rimborsabili in 10 rate annue di pari importo. Nell’importo delle spese detraibili possono essere incluse anche quelle di trasporto e di montaggio. La Legge di Bilancio non ha introdotto novità sui beni agevolabili, sulle tipologie di interventi che danno diritto all’agevolazione, sulle modalità di pagamento e sulla documentazione da conservare.

Per i mobili e gli elettrodomestici acquistati nel 2018, l’agevolazione potrà essere richiesta solo da chi ha realizzato un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato dal 1° gennaio 2017. Tra i mobili, rientrano nell’agevolazione i mobili che costituiscono un “necessario completamento dell’arredo” dell’immobile ristrutturato. Letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, i materassi e gli apparecchi di illuminazione. Non sono ammessi porte, pavimentazioni, tende, tendaggi o altri complementi di arredo.

Grandi elettrodomestici. Il bonus spetta per l’acquisto di quelli con etichetta energetica di classe A+ o superiore (per i forni A o superiore). L’acquisto di grandi elettrodomestici senza etichetta energetica è agevolabile solo se per essi non è ancora previsto l’obbligo. Per individuare i “grandi elettrodomestici”, fare riferimento all’Allegato II del decreto legislativo 49/2014.

Bonus mobili, le tempistiche di acquisto e dei lavori

Occorre, come si diceva, aver realizzato un intervento di recupero del patrimonio edilizio e usufruire della relativa detrazione, sia su una singola unità immobiliare sia su parti comuni di edifici residenziali. La data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere precedente a quella in cui si comprano i beni. Non è importante che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima degli acquisti degli immobili.

Bonus mobili, come pagare

Con bonifico bancario o postale, carta di credito o carta di debito. Non sono ammessi contanti, assegni bancari o altri mezzi di pagamento. Per quanto riguarda i bonifici, basta utilizzare un semplice bonifico bancario o postale. Con la circolare n. 7/2016 l’Agenzia delle entrate ha infatti precisato che non è obbligatorio l’uso del bonifico soggetto a ritenuta appositamente predisposto dalle banche e da Poste Spa per le spese di ristrutturazione edilizia. Stesse modalità sono richieste per il pagamento delle spese di trasporto e di montaggio dei beni.

Documenti da conservare

Sono da conservare le fatture, o lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, con la specifica della natura, della qualità e della quantità dei beni e dei servizi acquistati, e le ricevute di pagamento. Se lo scontrino o la fattura non riportano i dati del compratore, si può fruire del bonus se c’è riconducibilità al contribuente titolare del bancomat in base alla corrispondenza con i dati della transazione (negoziante, importo, giorno di acquisto, ora).

Conservare i documenti sulla classe energetica dell’elettrodomestico acquistato, se previsto l’obbligo dell’etichetta o, in caso contrario, una dichiarazione che attesti che per il prodotto acquistato non è ancora previsto.

Il pagamento può essere documentato con la ricevuta del bonifico o, quando si paga con carta, attraverso la ricevuta di avvenuta transazione e documentazione di addebito sul conto corrente.

Per dimostrare la data di inizio lavori di recupero del patrimonio edilizio, bisogna conservare leabilitazioni amministrative o le comunicazioni richieste dalla legislazione edilizia, a seconda del tipo di lavoro da realizzare, oppure la comunicazione preventiva all’Azienda sanitaria locale, quando è obbligatoria. Per gli interventi edilizi per i quali non sono previste comunicazioni o titoli abilitativi, basta attestare la data di inizio lavori con una semplice dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Bonus mobili, le ultime novità sui bonifici

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare n. 8/E del 7 aprile 2017 che (alle pagine 9 e 10) fornisce chiarimenti su Bonus mobili, ristrutturazioni e Ecobonus. Ecco le novità in merito di ecobonus, bonus ristrutturazioni e ecobonus per gli interventi di efficienza energetica. Le novità riguardano le modalità di fare i bonifici e le coppie di fatto e sono spiegate sotto forma di domanda e risposta, poiché sono quesiti rivolti all’Agenzia in videoconferenza. Scarica la circolare n. 8/E del 7 aprile 2017.